Trattamenti Osteopatici per neonati  e lattanti          

La fase fetale ed il parto possono costituire per il neonato il punto di partenza per delle disfunzioni che si manifesteranno nei primi anni di vita o nell’adolescenza.

Durante il periodo di gestazione possono essere presenti a livello della parete uterina o del sistema legamentoso dell’utero, delle rigidità che compromettono l'assetto armonico di questo organo; lo sviluppo del feto per essere ottimale deve avvenire in un ambiente il più possibile omogeneo ed elastico che permetta una crescita fisiologica.

Succede spesso infatti che per la presenza di disallineamenti del bacino o di scoliosi, l'equilibrio del cingolo sacro iliaco e pelvico venga alterato con conseguente perturbazione dello stato tensivo dei legamenti rotondo, dei legamenti larghi e dei legamenti sacro uterini.

Anche lo stato biochimico della madre deve essere in equilibrio infatti, benché la placenta svolga una funzione di filtrazione per l’ambiente intrauterino, alcune alterazioni fisiologiche dell'organismo materno legate, per esempio, a degli stati emotivi intensi come grossi dispiaceri, forti spaventi o stati di stress protratti nel tempo, possono essere responsabili di fattori perturbanti della crescita fetale.

Quando la madre è sottoposta a forte stress , aumenta la quantità di adrenalina nel sangue, questa sostanza, che arrecherebbe effetti indesiderati nel feto, viene neutralizzata da degli enzimi (MAO-B)  eppure in diversi casi nel bimbi anche nei ragazzi si trovano tracce del disagio materno vissuto nella fase di gestazione  

I problemi più evidenti si verificano nel  travaglio o nella  fase espulsiva del parto soprattutto se vengono effettuate manovre ostetriche o, peggio ancora, qualora venga utilizzata la ventosa per completare il parto.

Spesso il neonato si presenta con delle deformazioni del cranio che migliorano nella fase di rimodellamento naturale, ma benché la morfologia del cranio, nella maggior parte dei casi riacquisti la normalità, in altri permangono dei fenomeni di plagiocefalia, di grado più o meno importante, che possono interessare l’occipite, l’osso temporale fino a compromettere la simmetria del maxillo-facciale. Al di là della forzatura sulla struttura cartilaginea del cranio del neonato, particolare importanza assume la “memoria di lesione” che si instaura a livello della meninge. Questo tessuto, molto innervato, che ha  continuità cranio sacrale tende a registrare una ipertonicità a livello della lesione provocata dal parto  e ciò diventa un fattore di squilibrio tensivo che,  nella crescita vertebrale del bambino, può essere responsabile di deviazioni sul piano frontale e sagittale della colonna vertebrale.

Il trattamento osteopatico risulta essere quindi molto utile sia nella fase prenatale che immediatamente dopo la nascita.

Attraverso una manipolazione molto specializzata sia sulla gestante che sul neonato, l'Osteopata è in grado di ripristinare l'equilibrio tensivo dell'apparato legamentoso uterino della madre e delle fasce intracraniche del neonato creando i presupposti per il miglior sviluppo e crescita del bambino.

Osteopatia per Sportivi

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